Rocco De Salvatore era stato trovato morto nel suo letto: l’autopsia rivela che il decesso è stato causato da un omicidio.
Fu il figlio di Rocco De Salvatore a trovare il suo corpo senza vita nella sua abitazione, il 31 luglio scorso. I primi ad essere indagati furono una coppia sospetta di aver derubato la casa. Dopo tre mesi dalle indagini, i due vengono arrestati con l’accusa di omicidio. Pare che fra i tre ci fossero rapporti stretti già da tempo, fino al momento della tragedia.
La tragedia
Ritorna il caso del pensionato di 74 anni, Rocco De Salvatore, trovato morto nella sua abitazione a Massa Finalese (Modena), lo scorso 31 luglio. Dopo diversi giorni in cui non riusciva ad avere sue notizie, suo figlio Stefano entra in casa del padre ritrovando il suo corpo senza vita. Era riverso sul suo letto con evidenti lividi sulle braccia e sulle gambe. La camera era in disordine con segni di evidente furto.
Dopo 3 mesi dall’accaduto, l’autopsia rivela che non si sia trattato di una morte per cause naturali, ma bensì di omicidio. Accusati del delitto un uomo e una donna indagati con l’ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale.
Gli indagati
Si tratta di Angelo Barbato, 46 anni, e Samia El Harim, 49 anni originaria del Marocco. I due erano già sospetti all’inizio del caso come persone informate sui fatti, colpevoli di un presunto furto nell’abitazione. Avrebbero mangiato anche all’interno dell’appartamento, per poi allontanarsi con la macchina di De Salvatore, come raccontano alcuni vicini di casa. Barbato è agli arresti domiciliari mentre la donna è stata portata in carcere.
La relazione fra i due andava avanti da tempo in maniera travagliata, a causa delle dipendenze di lei e della difficile convivenza con l’uomo. E’ probabile che per sfuggire al burrascoso rapporto con Barbato, qualche volta Samia si recasse a casa della vittima cercando conforto. Fra i tre i rapporti erano sempre rimasti costanti.
